La Valutazione del Rischio del Microclima aziendale

Una norma tecnica molto importante per la valutazione del rischio microclimatico e del benessere termico nei luoghi di lavoro è la UNI EN ISO 7730, “Ergonomia degli ambienti termici – Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale”.

Per questo motivo Punto Sicuro torna a soffermarsi sul documento Inail, pubblicato nel 2018 dalla Direzione regionale Inail per la Campania, dal titolo “ La valutazione del microclima. L’esposizione al caldo e al freddo. Quando è un fattore di discomfort. Quando è un fattore di rischio per la salute”. Documento che, tra le altre cose, propone un metodo di classificazione e presenta varie informazioni, in ambito di rischio microclimatico, per la valutazione del discomfort in ambienti moderati.

Leggi l’articolo di Punto Sicuro se sei interessato.

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Rischio rumore e sorveglianza sanitaria

Anamnesi, malattie e simulazioni.

L’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali il più conosciuto è la diminuzione permanente della capacità uditiva o ipoacusia da rumore, una delle malattie professionali più diffuse nel mondo del lavoro.

Per favorire un’adeguata sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti al rischio rumore, per conoscere alcune malattie dell’orecchio e raccogliere indicazioni sull’anamnesi e sugli esami possibili, un articolo di “Punto Sicuro” si sofferma su un intervento al corso di aggiornamento ECM “Il rumore negli ambienti di lavoro” (Pozzuoli, 14 giugno 2018) organizzato dall’Associazione Medici Competenti Campani (AS.ME.CO.) e l’Associazione TESEO.

 

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Primo soccorso nei luoghi di lavoro: nuovo manuale INAIL

Online una nuova pubblicazione gratuita INAIL dedicata al Primo soccorso nei luoghi di lavoro: si tratta di un manuale operativo che fornisce indicazioni normative e sanitarie ad uso delle principali figure coinvolte. È realizzato dal DIMEILA, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale di INAIL, a cura del coordinatore scientifico, Bruno Papaleo che figura come autore con Giovanna Cangiano, Sara Calicchia, Mariangela De Rosa e in collaborazione con Laura Marcellini, tutti ricercatori del Dipartimento.

Vedi l’articolo di InSIC.

 

Correlazione tra valutazione dei rischi e formazione dei lavoratori. Sentenza Corte di Cassazione.

Le due colonne portanti di ogni politica di prevenzione di infortuni e malattie professionali sono la valutazione dei rischi lavorativi e la formazione di tutti gli attori della sicurezza aziendale. E questi due elementi indispensabili sono tra loro correlati: è evidente che a una valutazione assente o inadeguata non può che conseguire una formazione inadatta.

Per evidenziare questa correlazione possiamo fare riferimento ad un recente pronuncia della Corte di Cassazione, la Sentenza n. 15204 del 5 aprile 2018, relativa ad un infortunio occorso ad un saldatore durante il posizionamento delle barre sul cantilever, sorta di struttura sporgente a mensola.

Guarda l’articolo di Punto Sicuro

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Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679) – Pagina informativa per le aziende ed enti

Il Garante per la protezione dei dati personali ha predisposto una specifica pagina informativa sul regolamento europeo  in materia di protezione dei dati personali.

La pagina contiene link alla normativa e ai documenti interpretativi, schede informative e pagine tematiche, ed è in continuo aggiornamento.

Vai al sito per gli approfondimenti: https://www.garanteprivacy.it/regolamentoue

 

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Troppi additivi sulla buccia di arance e limoni. Come scegliere i frutti non trattati per dolci, marmellate e aperitivi. Le scritte in etichetta

Si può mangiare la buccia di arance e limoni? La domanda, tutt’altro che banale, è stata posta da un lettore al Fatto alimentare, visto che spesso gli agrumi dopo la raccolta vengono trattati con sostanze spruzzate sulla superficie esterna per migliorare sia l’aspetto sia la conservazione. C’è quindi la possibilità che la spremuta servita a bar possa contenere anche se in minima quantità additivi usati per il trattamento superficiale. Lo stesso problema si pone per dolci e marmellate preparate in casa quando si usano bucce di agrumi.

Continua a leggere l’articolo sul il fatto alimentare.

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Formazione: la normativa e le responsabilità dei formatori

Se nei luoghi di lavoro la formazione dei lavoratori, uno degli elementi più importanti per ogni strategia di prevenzione, deve essere concepita alla stregua di una vera e propria misura di sicurezza, è evidente che questa misura che deve essere necessariamente “efficace” nella reale tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Ed è la stessa giurisprudenza a ricordarci, con diverse sentenze, che tale formazione oltre ad essere “documentata” ma deve anche essere “effettiva” ed “efficace”.

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Datori di lavoro: novità per primo soccorso e prevenzione incendi

L’ Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), nato pochi anni fa a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 149/2015, ha cominciato a fornire alcuni utili orientamenti ispettivi che ci permettono di comprendere meglio l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza.

Ricordiamo infatti che tra i compiti dell’Ispettorato, nell’esercizio della funzione direttiva e di coordinamento della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, c’è quello di elaborare – come indicato sul sito INL – “circolari, indirizzi operativi e risposte a quesiti di carattere generale provenienti dalle Strutture territoriali, in merito a problematiche interpretative concernenti l’applicazione della normativa di riferimento o criticità tecnico-operative strettamente connesse allo svolgimento dell’attività ispettiva”.

E una recente circolare, la Circolare n. 1/2018, fornisce alcuni importanti chiarimenti in merito ad una delle modifiche apportate, in attuazione delle deleghe del “ Jobs Act”, dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151  al Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008).

Vali all’articolo di Punto Sicuro  per saperne di più.