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Macchine agricole: scaduto il termine per l’aggiornamento dei lavoratori

È scaduto il 31 dicembre 2018 il termine ultimo dell’aggiornamento dei lavoratori agricoli con esperienza pregressa documentata, almeno pari a due anni, per avere l’abilitazione all’uso delle macchine agricole. Le proroghe passate e le scadenze.

A causa della persistente abitudine nostrana di indicare precisi termini di legge per poi prorogarli, a volte a fare notizia è proprio l’assenza di una ulteriore proroga, in questo caso in merito all’abilitazione all’uso delle macchine agricole. Proroga che era avvenuto l’anno passato con la Legge del 27 febbraio 2017 n. 19 e che aveva sollevato – ne aveva ampiamente parlato Punto Sicuro nell’articolo “ Macchine agricole: le proroghe e le nuove scadenze della formazione” – ampie critiche.

Non essendoci stata una nuova proroga il 31 dicembre 2018 è scaduto il termine ultimo per i lavoratori agricoli che alla data del 31/12/2017 erano in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni e che per acquisire l’abilitazione alla conduzione delle macchine agricole potevano frequentare solo un corso di aggiornamento di durata minima di quattro ore.

Alla luce di quanto abbiamo scritto nell’articolo di Punto Sicuro che ti invitiamo a leggere (da cui deriva il presente articolo) e incrociando quanto indicato al punto 9.4 dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 e nella proroga della legge 27 febbraio 2017 n. 19, è dunque scaduto il 31 dicembre 2018 il termine entro il quale i lavoratori agricoli in possesso dell’esperienza pregressa di almeno 2 anni dovevano effettuare il corso di aggiornamento per l’abilitazione.

Concludiamo segnalando che tali lavoratori del settore agricolo-forestale che non avessero provveduto ad aggiornarsi entro questa data, per avere il riconoscimento dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole dovranno ora frequentare il corso di formazione per intero con la durata e le modalità previste dal citato Accordo Stato Regioni.

Fonte: Articolo di Punto Sicuro del 14/01/19.

Sanzioni previste: per non avere conseguito il patentino, oppure per non averlo rinnovato, si prevedono multe da € 1.315,20 ad € 5.699,20.

 

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Prodotti fitosanitari: uso sostenibile, sicurezza e stoccaggio

A ricordarlo e a fornire alcune utili informazioni sulla prevenzione delle conseguenze all’esposizione a fitosanitari nel comparto agricolo è un intervento al convegno Nazionale GTISSL (Gruppo prevenzione in agricoltura e selvicoltura del Coordinamento tecnico interregionale salute e sicurezza sul lavoro) dal titolo “Salute e sicurezza in agricoltura. Un bene da coltivare”. Un convegno che si è tenuto il 22 e 23 novembre 2018 a San Michele all’Adige (TN) per realizzare un momento di discussione sui contenuti dei piani di prevenzione e sulla sicurezza in agricoltura.

Come ridurre i rischi, la formazione e l’abilitazione necessarie, l’etichettatura, le modalità di stoccaggio.

Per approfondimenti puoi leggere l’articolo completo su Punto Sicuro del 25/03/19.

 

 

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EVENTO GRATUITO A NOVEMBRE “Come evitare le sanzioni in materia di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in Agricoltura”

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro a partire dal 01 luglio 2018 ha rivalutato gli importi delle sanzioni da applicare nel caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Quali sono i nuovi importi per le fattispecie sanzionatorie ?

Guarda lo schema riportato dal sito fiscoetasse.com.

Al fine di rendere edotte le aziende ed i datori di lavoro del mondo agricolo abbiamo organizzato NEL MESE DI NOVEMBRE 2018 un evento gratuito dal titolo “Come evitare le sanzioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro in Agricoltura” con la partecipazione di professionisti del settore che illustreranno le corrette modalità di applicazione delle norme.

Informazioni dettagliate sulla sede e l’organizzazione dell’evento – che si terrà ad Agrigento – saranno forniti agli interessati che potranno prenotarsi inviandoci una mail al seguente indirizzo: amministrazione@ambienteesicurezzasrl.com, con il riferimento all’evento, il numero ed i nominativi dei partecipanti.

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Troppi additivi sulla buccia di arance e limoni. Come scegliere i frutti non trattati per dolci, marmellate e aperitivi. Le scritte in etichetta

Si può mangiare la buccia di arance e limoni? La domanda, tutt’altro che banale, è stata posta da un lettore al Fatto alimentare, visto che spesso gli agrumi dopo la raccolta vengono trattati con sostanze spruzzate sulla superficie esterna per migliorare sia l’aspetto sia la conservazione. C’è quindi la possibilità che la spremuta servita a bar possa contenere anche se in minima quantità additivi usati per il trattamento superficiale. Lo stesso problema si pone per dolci e marmellate preparate in casa quando si usano bucce di agrumi.

Continua a leggere l’articolo sul il fatto alimentare.